Sin da tempi antichissimi, questa disciplina viene considerata sacra è parte integrante di rituali, preghiere, momenti sacri e di aggregazione.

Nelle civiltà indiane, cinesi ed egiziane, la danza era la considerata la massima espressione dell’armonia degli astri. Per i Greci si trattava di un’arte protetta dalla musa Tersicoree, simbolo dell’essenza stessa della cultura ellenica. I Romani, invece, non sembravano prediligere la danza nelle occasioni di svago, ma la consideravano imprescindibile per celebrare il periodo dei Sette Re.

Il Cristianesimo, infine, accolse la danza per celebrare i rituali ecclesiastici all’interno delle chiese, ma durante il Medioevo la bandì dalla Chiesa e dalla liturgia cristiana. L’unica forma che sopravvisse in quel periodo, fu la danza popolare.

Quest’ultima testimonianza ci fa capire come l’uomo, durante la sua evoluzione abbia perso la parte profonda e spirituale scindendo così “Mente e Spirito”, provocando squilibrio, lo stesso che ci fa ammalare.